Visite Specialistiche

Si recò dal dottore quel giorno
Pietro.

Non stava male né percepiva dolori,
voleva solo fare un controllino per non avere sorprese e per capire
se il suo fisico era a posto.

Appena lo vide il dottore gli fece
qualche domanda in generale per rompere il ghiaccio.

Pietro si rilassò, conosceva il
dottore da parecchio, si sedette sul comodo lettino con le lenzuola
sterilizzate, era tranquillo e sereno.

Il dottore, a sua volta, dopo avergli
tastato il polso, controllato le orecchie e la gola, si mostrò
altrettanto sereno, sintomo palese dell’assenza di malattia e
comportamento che contribuì ancor più a rendere più rilassata
l’atmosfera.

Il dottore non aveva altre visite oltre
a quella quel pomeriggio, i due quindi iniziarono a parlare del più
e del meno, perdendo la cognizione del tempo.

Passarono tre ore e mezza, i due alle
18.34 guardarono l’orologio a muro, sorridendo e stupendosi del fatto
che fosse passato così tanto tempo.

Nonostante il tempo passato con il
dottore fosse stato estremamente piacevole, Pietrò uscì
dall’ambulatorio avvilito e sorpreso, nonché incazzato nero.

Il conto che il dottor Filiberti gli
aveva presentato all’uscita ammontava a euro 320.

Vite di Altri

Era arrivata al punto nel quale nella
sua vita non c’era più distinzione tra il lavoro e la sua vita
privata.

Di giorno lavorava; di notte, a causa
delle incombenze e delle scadenze, si svegliava di soprassalto con in
testa gli incubi di inviare una merca in ritardo o di lasciare
insoddisfatto un suo cliente.

Il suo tempo libero era un prolungare
il proprio lavoro, ore di straordinari gratuiti.

Nella sua mente una sola cosa: il
dovere.

Una macchina, un computer.

Monica Soldati aveva sempre scongiurato
una vita del genere, non avrebbe mai voluto ritrovarsi a vivere in
quella maniera, ma i fatti e gli eventi capitarono così, e lei non
potè far altro che adattarsi ad una vita non sua.