Sono le 17.30 e quel gruppo di anziani è ancora spaparanzato
in spiaggia.
C’è il vento.
“Dai andate a mangiare!” penso in tono supplicante.
Ogni giorno questi tornano in albergo quando cantano i galli
e proprio oggi che c’è il vento restano qui!
Porca miseria…..
“Dai andate via…..” in fondo mi manca solo la chiusura della
spiaggia per essere libero, tra l’altro stasera ho l’appuntamento alle 20.00 in pizzeria, quindi
prima faccio meglio è…..
Però questi si devono scavare.
Fortunatamente il bagnino dove lavoro mi permette, in questo
momento d’attesa, di preparare la mia attrezzatura e armare il kite.
Passano i minuti, i vecchi iniziano piano piano a sloggiare,
ma a scaglioni e il vento è sempre lì.
Oggi avrei voglia di uscire, anche perché ieri non c’è l’ho fatta.
Poi finalmente il miracolo, tutti via da spiaggia,
chiudiamo!
Posso entrare nell’acqua, solo, col tramonto, turbinio di
colori, il vento mi trasporta.
Sento solo silenzio, pace e tranquillità.
Qualcuno mi guarda, io mi esprimo, sono nel mio habitat.
Bello, splendido; salto, ruoto, sono morbido nell’aria oggi.
Tolgo una mano dalla barra, ruoto ancora.
Continuo a planare, inizio a stendermi sull’acqua.
Dentro gli scogli la marea si è abbassata e il livello del
mare è al minimo, vicino a riva l’acqua è veramente poca.
Continuo a stendermi, sempre di più, sempre con la velocità
della trazione del kite, arrivo a toccare quasi la sabbia, entro in un altro
mondo, fatto di colore, pieno di colore.
Tutto è arancione.
E’ una sensazione di energia suprema.
Io e la natura tutt’intorno a me, un qualcosa di unico,
impossibile da spiegare.
Mi vien da piangere.