Colloquio di Lavoro

Edward II, figlio di Edward I era quasi arrivato alla totale realizzazione personale.

Dico quasi perché gli avvenimenti accaduti non gli hanno permesso di raggiungere l’affermazione nella sua carriera.

Mancava un solo colloquio a Edward II per essere assunto in Imperia Spa, la società finanziaria leader nel mondo degli investimenti.

Erano rimasti in due: Zigmund Totalowsky e Edward II, naturalmente.

La selezione aveva previsto 15 passaggi totali e aveva visto restringere il campo dei candidati da 1.805.921 a 2, come spiegato poco fa.

Inizialmente Edward II aveva sfruttato i “Mi Piace” cliccati dai suoi amici su facebook, poi aveva affrontato un colloquio con un referente della sua provincia.

Successivamente aveva dovuto superare una prova poco chiara, continuando con colloqui telefonici, prove varie ed infine era riuscito ad arrivare in finale grazie ad una spintarella offertagli da un associazione religiosa ben nota per i suoi contatti con la mafia organizzata.

Sapeva di avere maggiori chance rispetto al rivale Zigmund Totalowsky anche perché aveva ricevuto una soffiata da Licio Bontempi, amministratore delegato di Imperia Spa e amico di vecchia data del padre di Edward II.

L’ultimo incontro si sarebbe tenuto con il Responsabile Commerciale dell’azienda, il Dottorissimo Manuel T.J. Elliot.

Ad un passo dalla realizzazione, dunque.

Successo, ricchezza e… figa, naturalmente, perché con successo e ricchezza quest’ultima vien da sé.

T.J. Elliot, da sempre amante del gourmet e della buona cucina, decise di svolgere il colloquio da “Quinto”, bettola londinese famosa per l’ottima qualità del pesce, per i prezzi esorbitanti e per il lordume presente in sala.

Furono ordinati gamberi alla griglia.

Edward II non notò il cucchiaio a forma di uncino presente alla sinistra del piatto.

Sgusciò con la mano sinistra la corazza del crostaceo marino che, unto d’olio di cottura spruzzò, con fugace e beffarda precisione 2 cc di liquido sulla camicia di Edward II e ben 6 cc di sostanze untuose e oleose all’interno dell’occhio sinistro del Dottorissimo T.J. Elliot.

Il colloquio si concluse prima che il cameriere potesse portare in tavola la bottiglia di Chablis del 1982 precedentemente ordinata dal relatore.

Due Minuti Netti

Dopo essersi sturato il naso e aver inalato a pieni polmoni l’aria salmastra proveniente dal Golfo Ligure, il Signor Edwin, avvocato di lungo corso, decide di sedersi.

Aprì il taccuino e impugnò il lapis.

Lo fece scorrere.

Si accorse di avere un bel disegno in mente così accennò un breve tratto sul foglio, ancora intonso.

Squillò il telefono… Sua moglie lo aveva chiamato per ricordargli di passare al supermercato per acquistare: 1 litro di latte, 6 uova che le avrebbero garantito la giusta dose per produrre un gustoso dolce al mascarpone e due pacchi di biscotti pavesini perché, senza quelli, il loro bimbo Mattia avrebbe fatto i capricci.

Chiuse la conversazione ritornando al lapis e al suo disegno.

Con un veloce e rapido flash una poesia gli trapassò le membra:

“Dolce Golfo, attorniato di mare e luminoso orizzonte” l’avrebbe scritta in terzine, la poesia.

Il telefono squillò nuovamente.

Il Dott. Minzoni, cliente petulante e, a dirla in maniera volgare anche alquanto rompicoglioni, aveva bisogno di una cortesia.

Un suo assistito era stato oggetto di una contravvenzione stradale e avrebbe fatto ricorso. Necessario dunque, per il Dott. Minzoni, sapere le modalità per la richiesta direttamente dalla voce del Signor Edwin.

Dopo aver concluso il discorso, Edwin riprese ad ammirare l’orizzonte con il lapis e il taccuino tra le mani.

Gli venne subito in mente che, prima di recarsi al supermarket, avrebbe dovuto consegnare una lettera al Signor Lucarini.

Mesto si alzò ritornando alla propria routine avendo vissuto, in quel giorno, un totale di due minuti netti.