Due Minuti Netti

Dopo essersi sturato il naso e aver inalato a pieni polmoni l’aria salmastra proveniente dal Golfo Ligure, il Signor Edwin, avvocato di lungo corso, decide di sedersi.

Aprì il taccuino e impugnò il lapis.

Lo fece scorrere.

Si accorse di avere un bel disegno in mente così accennò un breve tratto sul foglio, ancora intonso.

Squillò il telefono… Sua moglie lo aveva chiamato per ricordargli di passare al supermercato per acquistare: 1 litro di latte, 6 uova che le avrebbero garantito la giusta dose per produrre un gustoso dolce al mascarpone e due pacchi di biscotti pavesini perché, senza quelli, il loro bimbo Mattia avrebbe fatto i capricci.

Chiuse la conversazione ritornando al lapis e al suo disegno.

Con un veloce e rapido flash una poesia gli trapassò le membra:

“Dolce Golfo, attorniato di mare e luminoso orizzonte” l’avrebbe scritta in terzine, la poesia.

Il telefono squillò nuovamente.

Il Dott. Minzoni, cliente petulante e, a dirla in maniera volgare anche alquanto rompicoglioni, aveva bisogno di una cortesia.

Un suo assistito era stato oggetto di una contravvenzione stradale e avrebbe fatto ricorso. Necessario dunque, per il Dott. Minzoni, sapere le modalità per la richiesta direttamente dalla voce del Signor Edwin.

Dopo aver concluso il discorso, Edwin riprese ad ammirare l’orizzonte con il lapis e il taccuino tra le mani.

Gli venne subito in mente che, prima di recarsi al supermarket, avrebbe dovuto consegnare una lettera al Signor Lucarini.

Mesto si alzò ritornando alla propria routine avendo vissuto, in quel giorno, un totale di due minuti netti.

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