Una Vita da Morto

Gli erano ancora rimaste al naso quelle piacevoli sensazioni erbacee e di sottobosco tipiche del vino che aveva degustato quella sera.

Note di macchia mediterranea, profumi terziari tipici dell’invecchiamento a cui era stato sottoposto quel famoso vino delle colline toscane.

Aveva però esagerato, aveva appena finito la seconda bottiglia e la sua testa stava iniziando a diventare pesante, la pressione sulle tempie quasi insopportabile.

Massimo Berardi, 45 anni il prossimo Giugno, imprenditore per scelta e degustatore per diletto.

Una vita incentrata quasi esclusivamente sul lavoro, prima i soldi e poi la famiglia, lavorare sabato e domenica non era un peso, l’importante erano i soldi e tanti.

I suoi figli e sua moglie quasi un hobby, nel garage due belle macchine sportive e quattro casse sempre piene del miglior Sassicaia.

I soldi nel portafoglio non gli erano mai mancati, bicchieri colmi di vino neppure.

La sua azienda, leader nel settore arredamento per ufficio era sempre stata, dal momento in cui aveva guadagnato la poltrona di direttore, una macchina da soldi. E in quei soldi Massimo ci aveva sguazzato, era diventato il Paperon de’ Paperoni della Brianza.

Ma i tempi d’oro erano finiti e quel 7 Gennaio 2012, complice la crisi economico-finanziaria che aveva colpito il paese e lui in prima persona, si era ritrovato solo insieme a due bottiglie di vino, il frutto di mesi d’invecchiamento di un taglio bordolese di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc.

Sua moglie era uscita per una serata tra amiche, i suoi figli insieme ai loro coetanei in sala giochi a spendere i suoi soldi.

Era rimasto da solo, il Signor Berardi, disperato, colto improvvisamente dall’incertezza sul futuro e dalla consapevolezza che mai avrebbe potuto ritornare ai vecchi fasti. Non ci sarebbe stato più nulla da fare.

Aveva comprato una corda di nylon quel pomeriggio, mentre tornava a casa.

Quell’amara bevuta in solitaria gli aveva lasciato ben poca lucidità per considerare le possibili e svariate opzioni per uscire da quella situazione e ripartire verso il futuro.

Non aveva più la forza, quella stessa sera, al ritorno a casa, i suoi figli e sua moglie lo avrebbero trovato nudo, con la lingua penzolante e il corpo sospeso nel salotto di casa.

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